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Fette di limone - Tipo 30 anni

  • Immagine del redattore: Adriano Pugno
    Adriano Pugno
  • 26 gen 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

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​​La Fiat Tipo 1.6.

L'abbiamo presa nel '91, un anno dopo la mia nascita e un anno prima che nascesse mia sorella. Praticamente è la secondogenita.

Non ha il servosterzo e quando la guidava ​mia madre le ​erano cresciuti i bicipiti.

Una volta ci siamo arrivati in Puglia, partendo di notte perché la Tipo non ha neanche l'aria condizionata. Guidava mio padre, stavolta. Io e mia sorella eravamo dietro con un centinaio di giocattoli, tutti quelli che avevamo a casa.

Pare che la Tipo compia oggi 30 anni. La Tipo in generale, mica la mia. Ho provato a ricostruirne la storia, a capire il perché del suo essere cult. La prima pubblicità era in francese, sottotitolata in italiano. Una vera novità, se pensiamo di essere nel 1988. Quell'edizione di Sanremo, per dire, la vinse Perdere l'amore. La voglia, se ho capito bene, è quella di varcare la frontiera, di provocare il confine. Conquistare persino lo snobismo francese.

Una voglia ancora più evidente in una fase successiva. Siamo in Germania, con due tecnici e un circuito che ricorda tanto il Nurburgring. La Tipo mette la freccia, l'avversario è addirittura la Volkswagen Golf. Un sorpasso mai riuscito, certo. Ma quell'allegra arroganza della Tipo, quel suo essere sportiva malgrado tutto, l'ha sempre resa unica.

E se persino Renzo Arbore si permette di fare il piacione, beh, come fare a smettere di sognare?

Ho imparato a guidare su quella macchina. ​I miei la vorrebbero vendere, tutti pensiamo che sia giusto venderla perché è vecchia e consuma tantissimo.

Non la venderemo mai.

 
 
 

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Tanto per riassumere

Ho 26 anni e sono cresciuto a Montefiascone. Ora vivo a Torino, e sono passato dalla Fiera del vino al Salone del libro. Onestamente mi trovo bene in tutti e due.

 

Mi sono laureato in Lettere con una tesi sulla narrazione tra fiction e realtà di Cercas e Saviano, mentre alla Scuola Holden mi sono diplomato con un progetto sulla televisione a cavallo del secolo, parlando dell’Uomo Gatto e di Ciao Darwin.

 

Scrivo articoli per Repubblica, Vice e Tropismi. Amo comporre canzoni demenziali, guardare Techetechetè e ascoltare cose che andavano di moda 50 anni fa. Ma non nello stesso momento.

Al momento collaboro con la Scuola Holden. Mi occupo di Corporate Storytelling.

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