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Fette di limone - Consigli pre e post Opening Doors

  • Immagine del redattore: Adriano Pugno
    Adriano Pugno
  • 7 giu 2017
  • Tempo di lettura: 2 min



Carissimi, questi due anni di Holden sono finiti. Sembrava ieri l’ottottobre, Holden Start, le prime pizze da Fiorita.

E invece siete qua. Siete arrivati in fondo, avete scritto una marea di roba e cancellato ancora di più. Vi siete messi in discussione, e già questo è un motivo per essere fieri.


Ora ci sono gli Opening Doors, la grande opportunità di mostrare qualcosa di vostro a produttori, editori, direttori. Magari a persone che si trovano lì per caso e vogliono darti una pacca sulla spalla, dirti che era veramente una cosa fantastica e che fanno il tifo di te. Fidatevi del loro entusiasmo.


Questo è un piccolo decalogo per voi in vista di questi tre giorni.


  1. DIVERTITEVI. Non è un esame di maturità o una laurea, non ci sono voti e nessuno verrà rimandato a settembre. Purtroppo.

  2. Il vostro pitch e i seguenti one-to-one sono soltanto una minima parte degli Opening Doors. Gli incontri più interessanti potrebbero essere persino negli altri due giorni. Presidiate, presidiate sempre la zona.

  3. I biglietti da visita sono importanti fino a un certo punto. Certo, può essere utile per farsi ricordare meglio, specialmente nei colloqui-lampo. Ma è meglio un abstract del proprio progetto, con i propri contatti sul retro.

  4. Cercate di capire se state proponendo il vostro progetto o voi stessi. Sono due strade diverse e ugualmente dignitose, certo, ma di segno opposto. Percorrere entrambe le strade vuol dire neutralizzare voi e quello che portate.

  5. Non precludetevi niente. Non ci provate nemmeno.

  6. Siate empatici. Mettetevi in discussione. L’ascolto, oltre ad essere utile, è anche formativo.

  7. Va bene l’essere artisti, ma le infradito e la t-shirt NO.

  8. Tra una pausa e l’altra evitate cioccolata, sugo, rucola e qualsiasi cosa possa finire impataccata sui vostri vestiti e infilata tra i vostri incisivi.

  9. Il mondo non finisce con gli Opening Doors. Se non avete colloqui interessanti, se non avete colloqui e basta, semplicemente non era il vostro progetto migliore o non era quello il modo migliore per presentarlo. Se Higuain ha toppato una finale di Champions League, potete permettervi di toppare il vostro Opening Doors.

  10. Fino a marzo dell’anno prossimo è assolutamente improbabile che troverete un lavoro adatto a voi. Non fatevi prendere dall’ansia, non ascoltate i rimbrotti del parentame e non cadete nel pietismo che è sempre autoassolutorio. L’unica cosa che potete fare è continuare a formarvi. Non siete arrivati, siete a malapena partiti.

 
 
 

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Tanto per riassumere

Ho 26 anni e sono cresciuto a Montefiascone. Ora vivo a Torino, e sono passato dalla Fiera del vino al Salone del libro. Onestamente mi trovo bene in tutti e due.

 

Mi sono laureato in Lettere con una tesi sulla narrazione tra fiction e realtà di Cercas e Saviano, mentre alla Scuola Holden mi sono diplomato con un progetto sulla televisione a cavallo del secolo, parlando dell’Uomo Gatto e di Ciao Darwin.

 

Scrivo articoli per Repubblica, Vice e Tropismi. Amo comporre canzoni demenziali, guardare Techetechetè e ascoltare cose che andavano di moda 50 anni fa. Ma non nello stesso momento.

Al momento collaboro con la Scuola Holden. Mi occupo di Corporate Storytelling.

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